Dagli scarti della produzione di latte si ottiene energia rinnovabile

Solamente pochi mesi la Fao confermava i rischi e i pericoli per clima ed ambiente provenienti dal ciclo di vita del latte e dei suoi derivati.
Secondo quanto riportato dallo studio della Fao, le emissioni che vengono prodotte dal settore lattiero-caseario, rappresenta circa il 4% di quelle di origine antropica.

Al giorno d’oggi, però, ridurre questa percentuale è cosa “buona e giusta” e, soprattutto, possibile.
Si perché ciò può realmente accadere ricavando dagli scarti della produzione del latte, del biogas che si può usare come generatore per energia pulita.
Con tale scopo è quindi stata realizzata la tecnologia creata da Sebigas, una società nata nel 2008 da Seci Energia del Gruppo Maccaferri, che lavora in sinergia con l’azienda austriaca AAT.
La Sebigas ha così presentato al mercato un nuovissimo e innovativo tipo di impianto che è capace di produrre biogas attraverso il processo di digestione anaerobica del siero di latte, ovvero un sottoprodotto dei caseifici.
Il biogas in questo modo ricavato, può garantire al caseificio anche un notevole risparmio di costi relativi allo smaltimento del siero di latte, permettendo ad altre aziende di sfruttare di quanto “digestato”.

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