Le vecchie generazioni diffidano dalle rinnovabili: perchè?

Ci siamo mai domandati quali sia stato l’impatto che le fonti rinnovabili hanno avuto sulla nostra popolazione e in particolar modo sulle generazioni precedenti?

Ebbene qualcuno ha deciso di porsela e di compiere un’indagine di mercato in tal senso al fine di comprendere il perché di numerosi rifiuti rispetto all’istallazione di due impianti eolici in Gran Bretagna.

Difatti di tre mega-impianti proposti, solo uno ha ottenuto l’autorizzazione per la costruzione, e pare che a nutrire maggiori dubbi rispetto all’eolico siano soprattutto le persone in età più avanzata.

La prova di tale atteggiamento emerge chiaramente nei dati raccolti, basta analizzare i risultati ottenuti in base a specifichi quesiti: a quanto pare sul 75% del campione che si opponeva alla costruzione di un parco eolico nei pressi della propria abitazione il 61% di questi aveva un’età superiore ai 55 anni.

Discorso diverso, invece, nella fascia d’età compresa tra i 34 e 16 anni che ha raccolto bel l’86% di risposte favorevoli anche se la totalità dei consensi si è ottenuta tra i giovani di età inferiore ai 24 anni.

Nasce spontaneo chiedersi quali siano state le motivazioni di tanta diffidenza da parte della popolazione più anziana, e una delle ipotesi più probabili attiene proprio alla formazione culturale sostanzialmente diversa che intercorre tra anziani e ragazzi.

L’inquinamento, infatti, è una problematica relativamente giovane che gli anziani hanno vissuto solo di rimando, motivo per cui i giovani sembrano maggiormente attenti ed oculati, e più speranzosi, nei confronti delle energie eco-sostenibili a differenza delle persone più anziane che sembrano guardare soprattutto il lato più estetico di tali impianti che, secondo la loro visione delle cose, potrebbe deturpare la bellezza paesaggistico-naturale.

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