Fotovoltaico: nuove tecnologie per ridurre il rischio incendio degli impianti

Impianti fotovoltaici a rischio incendioNel 2011, circa 300 edifici dotati di impianti fotovotaici sono stati vittime di incendi. Le cause sono varie. Ma una cosa è certa: i pannelli solari hanno favorito la propagazione delle fiamme, in quanto la maggior parte di essi sono costituiti (soprattutto nella parte posteriore) da materiali plastici. Per ridurre al minimo tali rischi, un gruppo di ricercatori del Rse (Ricerca del Sistema Energetico), ha deciso di studiare nuove tecnologie e nuovi materiali capaci di rendere gli impianti più sicuri e a prova di incendio.

Per la realizzazione di questo progetto, che conta la collaborazione del Corpo dei Vigili del Fuoco, è stato messo a disposizione il Fondo della Ricerca di Sistema per il settore elettrico promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tutte gli obiettivi da raggiungere nel corso del programma di ricerca triennale sono stati presentati in occasione del “Innovation Cloud“, la fiera internazionale sulle tecnologie energetiche d’avanguardia, tenutasi a Milano lo scorso 10 maggio.

Oltre alla ricerca di materiali ignifughi, l’impegno dei ricercatori del Rse è rivolto a trovare anche nuove soluzioni normative per rendere più agevoli gli iter burocratici.

Per installare un impianto fotovoltaico su edifici pubblici o di grandi dimensioni, serve l’autorizzazione dei vigili del fuoco – ha spiegato Salvatore Guastella, ricercatore del dipartimento tecnologie di generazione e materiali di RseIn questi casi viene applicata la regolamentazione valida per i prodotti da costruzione, mentre la resistenza al fuoco dei moduli fotovoltaici viene certificata in tutto il mondo secondo altri criteri.”

Per ovviare a questo problema, i ricercatori italiani parteciperanno ad un progetto europeo che entro 2 anni dovrà unificare le due classificazioni per semplificare la burocrazia e favorire l’installazione del fotovoltaico.

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