La Soft House: una casa energicamente autonoma

La Soft House è uno degli ultimi capolavori del design e della tecnologia nato dalla creatività della designer americana Sheila Kennedy. Si tratta della prima casa prefabbricata che è caratterizzata dall’essere autonoma dal punto di vista energetico, in quanto questa struttura è costruita attraverso degli speciali tessuti fotovoltaici.

La designer d’oltreoceano ha sfruttato la nanotecnologia OPV sottoforma di tessuto elastico.Grazie a questo espediente la Soft House è in grado di produrre un quantitativo di energia che si aggira intorno ai 16.000 W/h, cioè un valore che coincide con la metà di quel che consuma una famiglia mediamente consuma in un arco di ventiquattro ore. Ciò è reso possibile grazie alle speciali tende fotovoltaiche che catturano i raggi del sole per poi trasformarli in energia pronta per essere utilizzata.

In questo senso, ogni superficie che fa parte della struttura dell’ambiente, come ad esempio gli spazi divisori tra una stanza e l’altra, hanno delle doppie funzioni; queste, diventano strumenti per ricaricare qualsiasi tipo di elettrodomestico, dal pc al frigorifero, fungendo da vera fonte energicamente utile. Inoltre, grazie alla estrema elasticità e sinuosità di questo materiale, è possibile sbizzarrirsi e giocare con la propria fantasia per creare le forme più diverse nella strutturazione dei singoli ambienti domestici.

La visione della Soft House è accessibile a tutti poiché questa vera e propria opera d’arte moderna si trova al Vitra Design Museum di Weil am Rhein, cittadina tedesca situata lungo la sponda orientale del Reno. E’ stato infatti proprio questo ente a commissionarne la realizzazione.

 

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