• Home
  • Info
  • Links
Gestire i rifiuti in maniera corretta
Matrol-Bi, il biolubrificante per limitare l’inquinamento
BMW i3 per la Polizia di Stato durante l’EXPO 2015
Life Paint, la vernice spray per illuminare la bici
Efficienza energetica: 120 milioni in arrivo
  • Acqua oro blu
  • Conto Energia
  • Energia
    • Energia da Biomassa
    • Energia da Solare Termodinamico
    • Energia dai moti ondosi
    • Energia Eolica
    • Energia Fotovoltaica
    • Energia Geotermica
    • Energia Idroelettrica
    • Energia Maremotrice
    • Energia Nucleare
    • Energia Solare
  • Petrolio e Combustibili
  • Riciclo
  • Trasporti eco-efficienti

Nuove regole per chi vuole accedere agli incentivi nel settore del fotovoltaico

22 Giu 2012
Enza D
Energia Fotovoltaica, Incentivi e contributi, Riciclo

Dal primo luglio bisognerà garantire anche la corretta gestione dei moduli fotovoltaici al termine della loro vita utile. Infatti, per gli impianti fotovoltaici che saranno installati dopo la fine di questo mese si dovrà trasmettere obbligatoriamente il certificato che garantisca l’adesione ad un consorzio o ad un sistema per  il riciclo dei pannelli fotovoltaici una volta terminata la loro utilità.

Queste sono le direttive stabilite in base al D.M. 5 Maggio 2011 all’art. 11 comma 6. Lo sviluppo del fotovoltaico ha subito una forte crescita negli ultimi anni nella nostra penisola, tanto da essere la fonte rinnovabile più utilizzata dopo l’idroelettrico. Proprio per questa presenza così imponente dei moduli fotovoltaici ( oltre 50 milioni per un’estensione che si aggira intorno ai 100 km² ) il legislatore ha voluto focalizzare maggiormente l’attenzione sullo smaltimento di essi, regolamentando la cosiddetta “responsabilità estesa” del produttore di cui si parla nell’art. 178-bis del “Testo Unico Ambientale“.

Come stabilito da un accordo con il Comitato Ifi (Industrie Fotovoltaiche Italiane) l’ente che si occuperà dello smaltimento dei moduli è il COBAT, Sistema Nazionale di Raccolta e Riciclo che già da oltre vent’anni si occupa delle batterie al piombo esauste. Attraverso il database di questo sistema di raccolta e riciclo sarà possibile tracciare e conoscere l’esatto luogo in cui i moduli sono stati installati e calcolare quindi la fine del loro ciclo di utilizzo, che si aggira intorno ai 25-30 anni.

Lo stesso sistema inoltre deve garantire la presenza di fondi per lo smaltimento anche nel momento in cui l’azienda di produzione abbia cessato la propria attività sul mercato, in modo da evitare che i suddetti costi gravino sulle tasche della collettività.

Fonti Rinnovabili, Incentivi e contributi, riciclo pannelli solari



Commenti



Articoli collegati

  • Fotovoltaico, ecco cosa accadrà nel 2013Fotovoltaico, ecco cosa accadrà nel 2013
  • Arriva la norma per smaltimento e riciclo pannelli fotovoltaiciArriva la norma per smaltimento e riciclo pannelli fotovoltaici
  • Riciclo dei pannelli fotovoltaici, ecco tutti i requisiti da rispettareRiciclo dei pannelli fotovoltaici, ecco tutti i requisiti da rispettare
  • Ecco le linee guida del Miur per una edilizia scolastica più sicura e sostenibileEcco le linee guida del Miur per una edilizia scolastica più sicura e sostenibile
  • APER: l’assegnazione degli incentivi minaccia il settore delle rinnovabiliAPER: l’assegnazione degli incentivi minaccia il settore delle rinnovabili
About the Author

Facebook