Dollari canadesi per il fotovoltaico pugliese

Etrion Corporation, società canadese operante nel campo delle energie rinnovabili all’interno del colosso mondiale LUNDIN group of companies, ha stretto un accordo molto importante con la tedesca Deutsche Bank che prevede l’acquisto di diversi impianti fotovoltaici in Puglia.

Le due compagnie hanno siglato un contratto che prevede la cessione, da parte dei tedeschi, di importanti asset, di proprietà della banca, per un valore di 10,3 milioni di euro. Si tratta di ben 6 MW di impianti già in funzione, che attualmente arrivano ad una produzione annua di 10.250 kWh, che corrispondono ad un guadagno di quasi 4 milioni di euro, grazie agli incentivi di cui godono dal 2009: si tratta degli 0,353 euro per kWh previsti dal conto energia maggiorati di un tasso di 0.08 euro per kWh.

A questi impianti vanno aggiunti progetti che hanno già ottenuto il via libera e che saranno portati a termine nel più breve tempo possibile per 10 MW e, per concludere, una pipeline di oltre 150 MW che è in attesa delle autorizzazioni necessarie.

L’acquisizione, che verrà perfezionata entro fine aprile e che quindi è ancora passibile di modifiche in fare di chiusura dell’accordo, ha ottenuto l’approvazione dei dirigenti Etrion; Marco Northland, CEO della società canadese ha così commentato: “Queste acquisizioni rappresentano un grande passo in avanti per la Etrion. Stiamo acquistano un insieme di impianti immediatamente operativi che produrranno ricavi immediati, ma anche progetti che si realizzeranno nel 2010 e una pipeline per il 2011, senza dimenticare le ottime partnership che abbiamo stretto con i più qualificati operatori del settore nella regione”.

A quanto appena descritto va aggiunto un investimento di 1,5 milioni di euro che Etrion realizzerà in una fase successiva e che produrrà ulteriori vantaggi per l’economia pugliese. Insomma, che l’Italia sia un ottimo mercato per il settore delle rinnovabili sembra ormai ovvio in tutto il mondo, la nostra speranza è che anche i più importanti gruppi industriali italiani se ne accorgano in tempo e mettano in atto investimenti in un campo così importante per l’economia e per i cittadini.

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