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Rinnovabili e lavoro

27 Dic 2011
Luigi V
Fonti Rinnovabili

Mentre il mondo del lavoro italiano va in frantumi a causa dei continui tagli dei governi che riducono in macerie le varie imprese, c’è un settore che è cresciuto fortemente in questi anni e che vede una domanda crescente di occupazione, si tratta del settore della green economy che ricerca fortemente neolaureati del settore.

A conferma di quanto detto arrivano le testimonianze del Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che afferma la necessità di partire dalle autonomie locali con investimenti nelle fonti rinnovabili per rilanciare il Paese sia energeticamente che dal punto di vista occupazionale. In questo modo si rendono pian piano autosufficienti le piccole e grandi imprese che di conseguenza eliminano una grossa fetta di energia da dover produrre nel paese.

Un esempio abbastanza chiaro di quanto detto sono i vari corsi di formazione che vengono offerti ai giovani all’Università di Napoli sulle rinnovabili per studenti meritevoli che possono frequentarli attraverso una borsa di studio. In effetti i dati del settore parlano chiaro ed urlano alla crescita costante, infatti secondo il GSE, gestore dei servizi energetici, nel 2010 le fonti rinnovabili hanno prodotto il 22,8% dell’energia totale.

Un elemento che ha fortemente favorito il settore è stato senza dubbio il decreto sulle rinnovabili che, come affermato da Luca Rai, ha provocato un cambiamento delle regole del gioco per mezzo della variazione dei sistemi d’incentivo: “A partire dallo scorso marzo dopo il nuovo decreto rinnovabili 2011 che modifica le regole di incentivazione e di autorizzazione degli impianti fotovoltaici a terra, molte aziende hanno subito una grossa scossa a livello eocnomico e alcune sono state costrette a chiudere i battenti. Molte imprese tuttavia, sono riuscite a riconvertire sia gli investimenti che le tecnologie e questo ha permesso di mantenere stabile il mercato delle assunzioni”.

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energia e lavoro, Fonti Rinnovabili, lavoro



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