Sabbie bituminose del Canada: l’apice della follia petrolifera

Quale è la forma di petrolio il cui sfruttamento è più dannoso per l’ambiente? Direi che c’è l’imbarazzo della scelta, ma fra tutte le forme sfruttabili di petrolio vincono sicuramente le sabbie bituminose. Il Canada ne è un grande sfruttatore. Per produrre tre barili di petrolio, a partire da queste sabbie bituminose, serve un quantitativo di energia pari a quello prodotto da un barile di petrolio.

E per ogni barile di petrolio prodotto bisogna tirar su due tonnellate di sabbia. E’ chiaramente un processo poco sostenibile. Inoltre per estrarre il petrolio dalla sabbia c’è bisogno di riscaldarlo. E delle stime dicono che l’anno prossimo si userà un quantitativo di gas naturale, per riscaldare le sabbie, pari a quello che basterebbe per riscaldare tutte le case del Canada. E’ quasi divertente il concetto. Si spreca del gas naturale, che rispetto al petrolio si può anche considerare pulito, per produrre del petrolio di scarsa qualità

E un po’ un processo di alchimia inversa, grazie al quale si trasforma l’oro in piombo. Ma abbiamo trascurato gli altri danni che l’estrazione di sabbie bituminose comporta. Immaginate una foresta canadese. E immaginate, alle porte di questa foresta, enormi macchine intente a scavare la terra. Tonnellate e tonnellate di sabbia accumulata, il tutto per ottenere pochi barili di petrolio di scarsa qualità.

Eppure l’estrazione delle sabbie bituminose, per quanto quasi sconveniente dal punto di vista economico, continua. C’è solo da sperare che, ad un certo punto, diventerà anti-economico estrarre queste schifezze dal suolo. Così almeno gli orsi bruni verranno lasciati in pace

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