Dopo gli Usa e il Giappone, anche in Europa arriva l’autostrada ad idrogeno

Inaugurata,  dopo una febbricitante attesa, la prima autostrada ad idrogeno in Europa.
La strada lunga 560 km congiunge Oslo, capitale norvegese, alla città di Stavanger. Lungo tutto il percorso autostradale ci sono svariati punti di rifornimento interamente forniti ad idrogeno.La Norvegia si guadagna così, il primato di primo paese europeo a possedere una distribuzione capillare di idrogeno che riesce a coprire un intero percorso autostradale.

Certamente questo risultato è il frutto di lunghi anni di sperimentazioni e ricerche che hanno consentito l’apertura di stazioni di servizio ad idrogeno in alcune località urbane, centri certamente di piccola o media grandezza ad un raggio comunque molto limitato.

Purtroppo,  l’idrogeno non è mai stato seriamente valutato come combustibile alternativo per motivi di natura puramente tecnologica ed economica, in quanto l’assenza di una rete distributiva corposa limitava la ricerca sul campo inibendo, al contempo, la costruzione di veicoli ad idrogeno, ma nel più classico dei circoli viziosi, la mancanza di veicoli ad idrogeno frenava eventuali investimenti Statali in questa direzione.

Certamente negli ultimi anni il mercato è diventato più appetibile dato il boom registrato dai veicoli elettrici o dalle batterie al litio, in cui tanti vedono la vera rivoluzione del futuro per una mobilità sostenibile.

Pare, quindi, che l’esplosione di consensi che ha investito la produzione delle auto elettriche ha, a quanto pare, travolto anche tutta la sfera delle energie alternative in generale, contagiando anche e soprattutto le ricerche sui combustibili alternativi.

Sembra quasi, quindi, che le macchine a mobilità sostenibile stiano diventando un ottimo investimento per le case di produzione che con sempre maggiore frequenza investono in ricerca e , la riprova,  potrebbe essere proprio la costruzione di questa nuova autostrada che getta le basi per un nuovo futuro in Europa e in tutto il mondo.

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