2010 impone ai Comuni l’istallazione di impianti energetici a fonte rinnovabile per le nuove costruzioni

Dal primo gennaio 2010 tutti i Comuni Italiani hanno l’obbligo di munire abitazioni ed edifici industriali di nuova costruzione, di impianti di energia alimentati da fonti rinnovabili capaci di garantire una produzione minima di almeno 1 kW.

A stabilire tale adeguamenti ai termini di legge, la Finanziaria varata nel 2008 che richiedeva come canoni di accettazione per il rilascio del permesso di costruzioni, l’istallazione di almeno un impianto da fonte rinnovabile.

Il documento ne fissava la scadenzo entro il 1 Gennaio 2009 ma il nuovo “Decreto Milleproroghe” l’ha differita introducendo come termine di scadenza il 1 Gennaio 2010.

L’articolo4, comma 1-bis, del Testo Unico dell’edilizia sancisce tale vincolo per tutte le richieste di concessione edilizia che da oggi in poi dovranno garantire la produzione di almeno un kW per ogni abitazione inferiore a 100 metri quadrati, imponendo, per gli edifici superiori a tale misura una produzione energetica di almeno 5 kW.

Dal rapporto stilato da Legambiente e Cresme “ L’innovazione energetica nei regolamenti edilizi comunali”, emerge che la norma è già obbligatoria per circa 400 Comuni Italiani ma solo 135 hanno pienamente aderito al modello.

Tale decreto mira ad incentivare la produzione di energie alternative al fine di raggiungere alti standard di efficienza in modo da creare una fitta rete di impianti capaci di soddisfare il fabbisogno energetico di buona parte della popolazione.

Potrebbe essere un momento di svolta questo per il nostro “bel paese”, che potrebbe finalmente allinearsi agli altri paesi europei oramai già pienamente attivi in materia di politiche ambientali.

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