Google: fonti rinnovabili per il data center in Oklahoma

Un forte segnale giunge dal modo di Google: il data center, che dovrebbe aprire i battenti in Oklahoma entro la fine dell’anno, verrà alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili. Secondo l’accordo siglato con Grand River Dam Authority (GRDA), il quantitativo totale di energia necessario al nuovo center, pari a 48 megawatt (MW), verrà interamente prodotto da Canadian Hills Wind (Oklahoma). Questo impianto di energia eolica, inaugurato nel maggio del 2012, ad oggi include 135 turbine eoliche di cui 62 Mitsubishi MWT102 che producono massimo 2.4 MW ciascuna e 73 REpower MM92 per la produzione di 2.05 MW.

A rendere ufficiale questa importante notizia, Gary Demasi, direttore del team Global Infrastructure di Google, che inoltre ha annunciato la realizzazione di ulteriori progetti in materia di valutazione dell’impatto ambientale, volti a confermare la svolta “green” intrapresa già da tempo dalla società sita a Mountain View.

Il cammino di Google verso i principi dell’ecosotenibilità è iniziato nel 2007, quando l’azienda statunitense aveva dichiarato il suo impegno a rinunciare al carbone come principale fonte di energia (la cosiddetta “carbon neutrality“). Da quel momento in poi, molti sono stati i passi avanti compiuti a sostegno dell’ambiente; basti ricordare gli investimenti milionari in impianti fotovoltaici ed eolici effettuati dalla società un po’ ovunque. E non è finita qui. Lo scorso marzo, è stato inaugurato a Douglas County (Georgia) un nuovo data center raffreddato mediante il riciclo di acque di scarto prelevate dall’acquedotto locale.

Greenpeace ha molto apprezzato l’iniziativa intrapresa da Google per il centro dati in Oklahoma. Infatti in un comunicato stampa fatto circolare per l’occazione, l’organizzazione ambientalista ha espresso tutto il suo sostegno, con la speranza che questo segnale riesca a convicere il maggior numero possibile di aziende del settore, ma anche tutte le aziende che producono corrente elettrica, a scegliere sempre di più le fonti rinnovabili.

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