I punti quantici migliorano l’efficienza dei pannelli fotovoltaici

Secondo una ricerca svolta di recente da un team del MIT di Boston, introducendo punti quantici e fili nanoscopici è possibile ridurre i costi dei pannelli fotovoltaici, senza comprometterne l’efficienza. Infatti, attraverso l’inserimento di una membrana (o anch edetta “foresta”) di nanofili di ossido di zinco tra una pellicola assorbente e i punti quantici, si ottiene un ottimo rendimento, sia nella fase di trasferimento e assorbimento, sia in quella di conversione dell’energia solare.

Basandosi su questo principio, i ricercatori, guidati da Joel Jean (dottorando presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica a Scienze Informatiche), sono stati in grado di realizzare pannelli fotovoltaici efficienti anche dal punto di vista economico. I materiali impiegati sono a basso costo (perlopiù naturali) e non richiedono temperature di lavorazione elevate o speciali processi di purificazione.

Se si assorbe per tutta la lunghezza dei noano fili, si ottiene il vantaggio della profondità – ha spiegato l’autore della ricerca – e si raddoppia l’assorbimento e il supporto di estrazione della carica dal momento che gli elettroni possono saltare lateralmente su un nanofilo nelle vicinanza ed essere assimilati.”

Il primo prototipo creato in laboratorio dagli ingegneri del MIT ha registrato uno stupefacente aumento del 50% di corrente generata, ma la sua efficienza complessiva raggiunta è di circa il 5%, che risulta ancora troppo bassa per garantire la commercializzazione del prodotto. Il prossimo obiettivo è quello di superare il 10% apportando delle modifiche strutturali, già messe a punto dagli ingegneri, e ottimizzando lo spazio tra la pellicola e lo strato di nanofili di ossido di zinco.

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