Napoli: l’auto elettrica vince in velocità e agilità

Nel cuore della città di Napoli, in occasione dell’ E-Day, giornata dedicata alla mobilità elettrica, si è svolta una gara tra macchina convenzionale e auto elettrica, finalizzata a dimostrare le potenzialità che caratterizzano i trasporti ecosostenibili. Questa insolita competizione è stata organizzata dall’ ANEA (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e dall’Istituto Motori del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la Settimana europea della Mobilità Sostenibile, un evento promosso dalla Comunità Europea che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi ed ecologici.

Per favorire la gara, le strade della città partenopea si sono trasformate in un circuito automobilistico in cui i due veicoli hanno duellato sfidando tutti gli ostacoli che caratterizzano i grandi centri urbani: il traffico e la ZTL. La prova è stata vinta dall’auto elettrica, che ha dimostrato maggiore velocità e agilità rispetto all’auto convenzionale, superando addirittura le aspettative degli stessi organizzatori. “Noi avevamo fatto delle simulazioni tecniche ipotizzando un guadagno di tempo di 5 minuti – ha spiegato Michele Macaluso, direttore dell’ANEA – e invece la realtà dei fatti da ancora più vantaggio all’elettrico in quanto la differenza di tempo è di ben 10 minuti“.

L’ottimo risultato raggiunto ci fa ben sperare in una maggiore diffusione delle auto elettriche, che, come sappiamo, sono gli unici veicoli ad essere ammessi nelle ZTL organnizzate dal Comune di Napoli per decongestionare il traffico e l’inquinamento del centro cittadino. Una soluzione ecologica e pratica che potrebbe sostituire le comuni vetture nei brevi spostamenti all’interno delle aree urbane.

Cresce, dunque, l’attenzione per le auto elettriche grazie anche alle ultime iniziative promosse dal Governo, che ha deciso di incentivarle con uno stanziamento di 70 milioni di euro, pari a un bonus che oscilla tra i 1.800 e i 5.000 euro per chi acquista un’auto elettrica o ibrida, tra il 1 gennaio 2013 e il 31 dicembre 2015.

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