Prevista tra meno di 100 anni l’estinzione dell’uomo: causa cambiamenti climatici

A quanto pare l’estinzione dell’essere umano è vicina.. molto più vicina di quanto ci possa immaginare.

A dare notizia di tale inquietante scoperta, una ricerca condotta da uno dei massimi esperti del settore: Frank Fenner, l’oramai famoso 95enne professore di microbiologia dell’Australian National University, uno dei maggiori scienziati conosciuto anche per aver che ha contribuito ad isolare e successivamente a trovare la cura per debellare il vaiolo.

Secondo l’esperto saranno i cambiamenti climatici a devastare in tutto o in parte il pianeta terra, portando così nel giro di pochi anni alla totale estinzione del genere umano e di alcune particolari razze di animali, un destino ineluttabile questo scaturito dal costante inquinamento che ha generato un forte cambiamento climatico unito all’ormai ingestibile boom demografico, il tutto accompagnato da un consumismo sfrenato e incontrollato che ha creato non pochi danni alla terra che ci ospita.

Il professor Fenner, ha rilasciato al giornale The Australian una quanto mai inquietante dichiarazione che recita “L’homo sapiens sarà estinto probabilmente nei prossimi 100 anni e lo stesso accadrà per molti animali. È una situazione ormai irreversibile e penso sia davvero troppo tardi per porvi rimedio. Non lo manifesto perché la gente sta comunque tentando di fare qualcosa, anche se continua a rimandare. Di certo, da quando la razza umana è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Ecco perché sono convinto che faremo la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua“.

C’è chi dice che si tratti solo di puro allarmismo, chi invece crede che si tratti di una realtà tangibile già a partire dai giorni nostri che sembrano essere continuamente sconvolti da numerosi disastri naturali che rappresentano una sorta si anticipazione di quello che presto accadrà all’intero genere umano.

Per ora a noi non resta che augurarci un impegno solido e concreto da parte di tutti i cittadini che, troppo spesso, mal rispettano l’intero ecosistema.

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