La produzione di energia da fonti rinnovabili passa in buona parte per l’uso di pannelli fotovoltaici, ma la limitata disponibilità di spazio ha da sempre creato problemi per la larga diffusione di questi ultimi. L’idea però di realizzarli sulle autostrade ha già accolto larghi consensi e sembra sempre più realizzabile.
Il problema fondamentale connesso con la realizzazione degli impianti solari non è soltanto quello del costo dell’impianto, che chiaramente con grandi investimenti potrebbe essere superato, ma piuttosto quello di trovare delle superfici sulle quali porterli installare. La mozione che viene posta contro la realizzazione dei pannelli in grandi terreni risiede nella giustificata possibilità di realizzare delle coltivazioni su questi terreni invece di utilizzarli per la produzione di energia fotovoltaica. Proprio per questo motivo si è andati alla ricerca di soluzioni alternative per il posizionamento dei pannelli.
Una prima soluzione, come è noto è stata quella di disporli sui tetti degli edifici che in questo modo potevano autoalimentarsi completamente o in parte. Risulta abbastanza ovvio che una soluzione di questo tipo può andare bene per una civile abitazione mentre sembra più complicata, causa mancanza di superficie dedicata, per quanto riguarda le industrie, che consumano quantitativi energetici estremamente più elevati. E’ forse questo uno dei motivi che rende l’idea di spostare i pannelli sulle lunghe tratte autostradali.
I terreni sui quali vengono realizzate le autostrade posseggono infatti le condizioni perfette per la realizzazione degli impianti poichè non arrecano alcun danno all’agricoltura e perchè possono essere realizzati in prossimità delle grandi carreggiate autostradali che, dal canto loro hanno già cominciato a munirsi di mini pannelli per l’alimentazione dei cartelli autostradali. Realizzare dei pannelli fotovoltaici lungo le autostrade significa avere a disposizione chilometri e chilometri di superficie disponibile da convertire alla produzione di energia fotovoltaica.
L’inventore di questa soluzione, detta “autostrada energetica”, è Luciano Paoletti, che ha mostrato come questo tipo di soluzione necessiti di pannelli con cellule a film sottile, che proprio per la loro sottigliezza possono essere distribuite lungo i tratti che separano le carreggiate autostradali. Il progetto però non si ferma qui perchè potrà essere esteso anche alle autostrade e alle tangenziali. Per arrivare ad una conclusione del progetto con la realizzazione degli impianti sarà però necessario accordarsi con la società Autostrade per installare questi nuovi pannelli, che al contrario dei vecchi non presentano alcun tipo di rischio per gli automobilisti e la mobilità.
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