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L’enel ritorna a parlare di nucleare

05 Feb 2010
Emanuela M
Energia Nucleare

Fulvio Conti,  amministratore delegato dell’ Enel afferma che l’Italia ha bisogno di un ritorno al nucleare, dato che i settori del fotovoltaico e del solare, sono ancora troppo arretrati rispetto alle esigenze energetiche del Paese.

Questo quanto dichiarato in un’intervista,  che mette in luce i possibili rischi dettati da un’incentivazione eccessiva alle energie pulite ancora troppo deboli senza puntare, al contempo, sul nucleare.

Lo scopo dell’azienda è di garantire un’energia economica ed efficiente, ma dato che l’eolico e il solare potranno iniziare a diventare competitive solo tra una decina d’anni, bisogna riformulare le idee di partenza,  mantenendo ancora gli incentivi,  ma concentrandosi anche sull’introduzione del nucleare.

Pare che il gruppo Enel stia cercando di allineare il proprio mix energetico ai vari standard presentati dai governi europei,  ma sostiene con fermezza che oltre all’utilizzo di nuove tecnologie alternative come il carbone o l’introduzione di fonti rinnovabili,  bisogna soprattutto puntare sulla reintroduzione del nucleare in Italia.

Il mix sopracitato è suddiviso in varie fasce ripartite,  fino al mese di settembre dell’anno scorso,  secondo tali percentuali: il 33% alle energie rinnovabili,  il 27% al carbone pulito, 28% al gas e il 12% al nucleare.

Secondo l’AD,  il freno per lo sviluppo del nucleare è dettato dalla cattiva informazione basata oramai da anni su pregiudizi e paure, quindi pare che la stessa azienda stia per avviare una nuova campagna di informazione chiara,  lineare e trasparente.

Conti si appella a tutti gli attori principali del mondo economico e politico,  affermando che serve un impegno forte e stabile per  raggiungere lo scopo.

A noi non resta,  purtroppo,  che condurre un’attenta riflessione sui possibili rischi che questa manovra potrebbe portare a tutti i cittadini residenti nel nostro Paese.

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Enel, eolica, nucleare, rinnovabili, rischi



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