Quantum dot per trasformare ogni superficie in fotovoltaica

Quantum dot

Quantum dot per trasformare ogni superficie in una superficie fotovoltaica, è questa l’innovazione alla quale sta puntando un team di ricercatori della Los Alamos National Laboratory in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Ultime news dal mondo dell’energia fotovoltaica. Dopo avervi parlato di BISOL SSL-30, il nuovo lampione fotovoltaico smart in grado di accumulare energia solare di giorno per restituirla di notte, oggi vi parliamo di uno studio condotto da un team di ricercatori della Los Alamos National Laboratory in collaborazione con l’università degli Studi di Milano-Bicocca, i quali stanno sperimentando con i quantum dot per rendere ogni superficie fotovoltaica.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Photonics e si basa sullo sviluppo di concentratori solari luminescenti (LSC) che utilizzano una nuova generazione di punti quantici progettati appositamente. Il concentratore è realizzato da una lastra di materiale trasparente, fatta di vetro o plastica, che contiene specie otticamente attive, come i quantum dot. I punti quantici sono semiconduttori che si compongono di nano strutture, che possono essere progettate grazie alla chimica colloidale: variando le dimensioni del quantum dot varia anche la loro colorazione.

I quantum dot vengono incorporati nel concentratore, costruendo una sorta di doppia struttura in cui una particella avvolge il cristalli colloidali: in questo modo è possibile evitare il riassorbimento della luce. Francesco Meinardi, uno dei coordinatori italiani dello studio Large-area luminescent solar concentrators based on ‘Stokes-shift-engineered’ nanocrystals in a mass-polymerized PMMA matrix, ha spiegato che il vantaggio di questi sistemi è che permettono di disaccoppiare i processi di assorbimento e di emissione della luce: l’assorbimento avviene nel guscio che immediatamente trasferisce l’energia accumulata al nocciolo da cui avviene l’emissione luminosa.

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