Londra, pronostici non rispettati sulla mobilità elettrica

Investire nelle fonti rinnovabili fa sempre bene, all’ambiente e anche all’economia ma il problema si pone quando dall’altra parte non si ottiene l’appoggio sperato. Accade a Londra dove il progetto di raggiungere 100 auto elettriche in città entro il 2015 si trova ancora fermo a quota 2000.

Il progetto era nato dal sindaco Boris Johnson nel 2009 e prevedeva la trasformazione della capitale londinese nellaa Capitale Europea delle Auto Elettriche, cercando di spingere i cittadini a cambiare stile di vita e passare all’uso dell’auto elettrica in sostituzione di quella utilizzata precedentemente. Per favorire appunto il processo erano state anche sviluppate varie iniziative ed erano state inaugurate varie stazioni di ricarica anche per avvicinare la popolazione alla nuova tecnologia con degli elementi tangibili, le colonnine di ricarica, che si inseriscono nel contesto urbano.

Di certo si deve considerare che le auto elettriche sono aumentate rispetto all’anno precedente passando da 588 alle attuali 2.313 secondo i dati attuali, queste cifre però rapportate ai tre milioni di veicoli circolanti nella capitale dimostrano come il raggiungimento della soglia sperata sia ancora un utopia e di come il progetto, definito “lento” dai tabloid inglesi, stenti a decollare e si attesti essenzialmente su valori bassi di crescita in termini di vendite e di utilizzo di auto elettriche.

La bocciatura per l’operato dell’amministrazione si fa ancora più largo se si pensa che l’aumento delle auto elettriche doveva partire come esempio dall’amministrazione cittadina che avrebbe dovuto acquistare 1000 auto elettriche che attualmente sono 49, poco meno del 5%, troppo poco per una città che dice di voler guardare al futuro. I dati incoraggianti si riscontrano invece nell’ambito delle colonnine di ricarica che sono fortemente cresciute e che potrebbero ben presto raggiungere quota 1300 nonostante sia ben lontano dal raggiungere quota venticinquemila.

Questa crescita non troppo elevata delle colonnine però chiaramente è giustificata anche dalla mancanza di una domanda di veicoli elettrici elevata che come detto ancora non si è sviluppata. Il presidente del comitato ambientale che ha reperito i suddetti dati ha affermato a tal proposito : “Se il sindaco vuole incoraggiare i londinesi a guidare veicoli elettrici, deve dimostrare che la rete di ricarica è adeguata e adatta al modo in cui le persone effettivamente ricaricano i loro veicoli”. Per favorire l’utilizzo dell’auto elettrica si è quindi pensato di creare un servizio di car-sharing che al momento attuale sembra la soluzione da più adatta da seguire insieme al bike-sharing per rendere più ecosostenibile da un punto di vista della mobilità la capitale.

 

 

 

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