La nuova tecnologia della mobilità elettrica si chiama OLEV

La tecnologia applicata al settore delle auto elettriche è in continuo mutamento ed aggiornamento. Costantemente le auto elettriche beneficiano di migliorie tecnologiche che aumentano l’autonomia delle batterie o aumentano le prestazioni delle vetture.

Attualmente il gradino più alto raggiunto dagli sviluppatori delle auto eco-compatibili è l’OLEV,  acronimo di Veicolo Elettrico On-Line, ossia un veicolo elettrico che ricarica le batterie per induzione elettromagnetica attraverso un sistema collocato a bordo e cavi elettrici sotterranei posizionati lungo il percorso senza un contatto fisico tra i due impianti. Questa innovativa tecnologia è frutto degli studi effettuati dal KAIST, il Korea Advanced Institute of Science and Technology.

L’OLEV rappresenta il futuro delle auto alimentate ad energia elettrica. Il primo vantaggio è la mancata necessità di avere batterie ingombranti per accumulare sufficiente energia e quindi di alleggerire il peso della vettura. Il peso del veicolo incide in maniera significativa sulle prestazioni delle batterie. Il secondo vantaggio sta nell’evitare lunghe ricariche delle batterie (anche 8 ore) o la costruzione di una rete cittadina per la ricarica ad alto voltaggio, piùveloce ma meno sicura per l’uomo. La prima applicazione della tecnologia OLEV, facile immaginare, è quella delle linee di trasporto urbano. L’installazione di tale sistema su una rete stradale urbana permetterebbe di avere una flotta di mezzi pubblici a zero emissioni. Il sistema di induzione elettromagnetica collocato sotto il manto stradale, in prossimità delle fermate dei bus semafori e parcheggi, consentirebbe una continua ricarica al veicolo che ospita batterie di piccole dimensioni. Il KAIST, Korea Advanced Institute of Science and Technology, stima che il 20% dei mezzi delle linee di bus presenti a Seoul City potrebbero usufruire del sistema di ricarica con opportune infrastrutture stradali.

Questa modalità di ricarica dei veicoli durante l’esercizio alle basse velocità o alle fermate rappresenta una tecnologia molto innvoativa, la quale può dare un grosso e definitivo contributo allo sviluppo dei veicoli elettrici nel prossimo futuro. Tale tecnologia risolverebbe alcuni dei problemi connessi alle attuali batterie dei veicoli elettrici, tra cui le dimensioni ed i costi. Inoltre, la ricarica senza contatto è più sicura poiché impedisce potenziali rischi di natura elettrica, derivati dal contatto diretto con le fonti di alimentazione. Inoltre, anche l’estetica beneficerebbe del sistema OLEV, poiché si eviterebbero fili aerei direttamente collegati a linee elettriche necessari invece nei filobus e nei tram.

Le ‘strisce di ricarica’ sotto il manto stradale, opportunamente posizionate, sono suddivise in diversi metri di segmenti di lunghezza. I veicoli ogni qual volta passano in corrispondenza di tali strisce, ricevono l’energia per la ricarica. Nello specifico un sensore viene installato all’interno di ogni segmento e quando un veicolo passa sopra quest’ultimo viene attivato il sistema di erogazione/ricezione dell’energia elettrica. Ovviamente quando un’auto senza i sensori di dialogo viaggia in corrispondenza delle strisce non viene erogata energia elettrica. Inoltre, viene assicurata la non esposizione ai campi elettromagnetici (Le misure EMF o di campo elettromagnetico (Electromagnetic Field). I pedoni e le automobili non dotate del sistema OLEV non vengono esposti a campi elettromagnetici. Sotto quest’ultimo aspetto, i risultati del test per OLEV sono ben al di sotto di 62.5mG a 20kHz, come richiesto dalla direttiva del 1998 della International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP). I risultati del test EMF per l’OLEV variano tra 20mG, all’interno del veicolo OLEV durante l’esecuzione, e 50mG quando l’OLEV è in sosta al parcheggio.

Il KAIST ha realizzato un veicolo sperimentale equipaggiato con il sistema OLEV, il quale viaggia in un percorso per una lunghezza totale di 2,2 km. Siamo nella fase iniziale per la sperimentazione di questa nuova tecnologia. Andare avanti è quasi un obbligo. Informarsi è un dovere di tutti.

Se la tecnologia OLEV si potrà applicare almeno alla mobilità pubblica, ciò significherà abbassare di molto i costi di gestione delle flotte dei mezzi in dotazione alle aziende di mobilità pubblica, migliorando sia il servizio sia la qualità dell’aria delle grandi metropoli mondiali. Siamo solo all’inizio, questo è ovvio. Installare una rete OLEV significa affrontare costi infrastrutturali molto alti, i quali però nel lungo periodo potrebbero giovare tutta la comunità con risultati estremamente positivi. Guardare lontano nel futuro non è sbagliato, anche perché il tema della salvaguardia dell’ambiente riguarda tutti. Occorre citare una frase molto significativa: il mondo lo abbiamo preso solo temporaneamente in prestito ed è un’eredità che lasceremo ai nostri figli.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *