Nucleare: In Francia seri danni alle centrali, e si pensa al peggio!

È davvero il caso di dire che, se davvero noi italiano guardiamo alla Francia come esempio energetico da emulare, qualcosa forse non va, perché proprio nelle ultime ore sembra che il Paese, in realtà, stia vivendo un  momento di serie preoccupazione.

Difatti oltre ai ritardi e ai costi eccessivi delle future centrali Epr, la Francia dovrà ben presto investire numerose somme di danaro nel monitoraggio e nella manutenzione delle vecchie centrali nucleari.

La notizia si è diffusa qualche giorno fa, quando il colosso energetico Edf interessato della manutenzione degli impianti transalpini, ha rilevato anomalie ed intoppi in ben 34 dei 58 reattori di 900 Mw.

Si tratta di centrali vecchie, alcune di queste addirittura fatiscenti data la creazione avviatasi nel 1977! Una questione questa che riporta ad alcune ovvie domande, ovvero, a quanto ammonterebbe la convenienza se noi italiani decideremmo di investire davvero  in un progetto che, tra massimo trent’anni dovrà essere completamente rimesso a nuovo?

Secondo la Edf, inoltre, si tratta di problemi assolutamente non trascurabili, in quanto le anomalie riscontrate potrebbero determinare delle disfunzioni al sistema di raffreddamento, ricordiamo infatti che, in caso di guasto al circuito primario l’attuale misura di sicurezza prevede l’attivazione di una pompa ad acqua ad alta pressione volta a raffreddare il cuore del reattore.

Una procedura, questa che presenta comunque dei rischi perché in alcuni casi il liquido iniettato potrebbe rivelarsi insufficiente a bloccare la fusione del nocciolo, determinando così una serie conseguenze da un punto di vista sia sociale che ambientale.

A noi non può che tornarci in mente la situazione italiana e la volontà ferrea di investire in questa fonte energetica pericolosa, costosa e assolutamente poco ben vista da tutti i cittadini del Bel Paese.

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