La Foresta Amazzonica diventa autostrada

Negli ultimi decenni i continui cambiamenti climatici e l’intervento umano stanno pian piano distruggendo le foreste pluviali mondiali, facendoci così autogol su autogol. Recenti studi hanno dimostrato che le foreste Africane sono le più resistenti ed adattabili, visti i 4000 anni di continui cambiamenti temprativi che hanno subito, non si può dire lo stesso per quella Amazzonica.

Il “Polmone del Mondo” infatti dopo continui disboscamenti ed inquinamenti di falde e corsi d’acqua, ormai è allo stremo e sta per ricevere il colpo di grazia, infatti il governo brasiliano (il Brasile è la nazione cardine della Foresta Amazzonica n.d.r.) sta progettando un’autostrada di 7.500 Km, nel cuore della foresta, che unisca le coste del pacifico con le ricche riserve lignifere presenti nella foresta, che i ricchi asiatici bramano, investendo miliardi.

L’asfalto quindi prenderà il posto della strade in terra battuta, che minimamente avevano impatto con l’ecosistema, rendendo così la terra meno capace di assorbire la pioggia e mettendo in pericolo la fauna che potrebbe capitare sul lungovia asfaltato. Ma i tecnici rassicurano che le strade potranno vivere armoniosamente con l’ecosistema, infatti si pensa a dei tunnel sotterranei per garantire un minimo impatto sul sistema idrogeologico, date le frequenti piogge, la strada sarà stretta abbastanza da permettere la trasmissione di specie vegetali da una sponda all’altra e per la fauna invece saranno installati dei cavalcavia o delle funi per permettere agli animali di passare sopra la strada.

Queste possibili soluzioni però non risolvono il problema principale dell’inquinamento che verrebbe a crearsi con l’immenso via vai di camion ed autotrasportatori che sporcheranno di polveri sottili il delicato ecosistema pluviale. L’unica soluzione, come suggerisce l’esperto ambientalista brasiliano Enas Salati, è quella di bombardare tutte le strade.

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