Riciclo: una stampante 3D dai rifiuti elettronici

stampante 3d

Una stampante 3D creata riciclando i materiali elettronici in disuso. E’ questa l’ultima creazione di Kodjo Afate Gnikou, inventore del Togo del progetto WAFATE to Mars di FacLab-France.

Il mondo del riciclo ci regala sempre sorprese interessanti, soprattutto nel settore del riutilizzo di vecchi dispositivi in disuso. Già qualche tempo fa avevamo vi avevamo proposto alcuni consigli su come riciclare creativamente i vecchi personal computer. Oggi vi parliamo della stampante 3D ideata e realizzata da Kodjo Afate Gnikou, un inventore del Togo, parte integrante del progetto WAFATE to Mars di FacLab-France, iniziativa molto interessante che si propone di creare nuovi strumenti ri-assemblando rifiuti elettronici.

La stampante 3D è stata infatti assemblata interamente usando materiali recuperati dai rifiuti elettronici. Per la realizzazione dell’ingegnoso dispositivo sono stati infatti utilizzati circuiti di scanner non più funzionanti, ingranaggi di vecchie stampanti, processori e cavi recuperati da computer in disuso, un case per desktop. Questo dispositivo, dal costo di soli 100 dollari, è perfettamente funzionante, al pari di qualsiasi altra stampante professionale in commercio e dal primo modello di stampante 3D riciclata è nata una raccolta fondi.

E’ da sottolineare che il progetto WAFATE to Mars è protagonista da diversi anni nel trattenere la crescita della percentuale dei rifiuti elettronici, percentuale che se teniamo conto del numero di tablet, computer, smartphone, ecc.. presenti al giorno d’oggi e la velocità con la quale questi dispositivi vengono dismessi, potrebbe diventare davvero troppo elevata e rappresentare quindi un grosso problema per il pianeta.

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