Il Professor Takashi Asano e lo Stockholm Water Prize

Il professor Takashi Asano dalla sua città natale, la bellissima città di Sapporo, la più settentrionale dell’isola giapponese di Hokkaido, è giunto nel periodo del 1960 a Berkeley, in California, in momenti che hanno egnato un’epoca per i temi sociali e scientifici. In seguito ha collezionato molti successi professionali per servizi sia accademici che resi al governo. Il 16 agosto 2001, il professor Takashi Asano ha ricevuto il premio Stockholm Water Prize dalle mani di Sua Maestà il Re Carlo XVI Gustavo di Svezia, un momento grandioso che ha coronato la sua vita.

Consenso nucleare in Italia e nel Mondo: tutti i numeri

La strage di Fukushima ha segnato le coscienze, e come ha sottolineato anche il presidente del Consiglio, ha orientato gli italiani contro l’introduzione del nucleare. Un recente sondaggio ha infatti mostrato che la percentuale di cittadini che risultano in questo momento contrari al nucleare è passato dal 71% relativo alla fase pre-Fukyhuma, al 75% attuale, praticamente 3 italiani su 4.

Singapore ed il progetto “Dal water al rubinetto”

Nella piccola isola di Singapore l’acqua è sempre stata un problema. Questa nazione ha cominciato a epromuovere tenacemente una soluzione alla carenza idrica che vessa i paesi del mondo: riciclare l’acqua degli scarichi, anche quella dei bagni, per riottenere acqua da bere. Può sembrare un’idea rivoltante, ma, almeno a Singapore, i quasi 5 milioni di residenti sembrano averlo accettato come necessario.

Bere l’urina: come sulla Mir, in fondo anche gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale non possono essere connessi ad una rete di distribuzione dell’acqua e si sono dovute studiare soluzioni all’inconveniente.

L’acqua italiana

L’Istat ha pubblicato una sintesi della gestione e del consumo di acqua in Italia. Il quadro tracciato è abbastanza inquietante. I dati diffusi provengono da indagini condotte dall’Istat negli ultimi anni, tra le quali la “Rilevazione sui servizi idrici”, gli “Aspetti della vita quotidiana”, i “Consumi delle famiglie” e la “Rilevazione sui dati meteoclimatici e idrologici”.

I dati diffusi dall’Istat sul consumo idrico in Italia dipingono un ritratto delle insane abitudini degli italiani, che sprecano l’acqua come se fosse inesauribile, cui si affiancano le pessime condizioni in cui versa la rete di distribuzione.

Nanotecnologie emergenti o invasione della nanotecnologia?

Le nanoparticelle sono state presentate dall’industria come il meraviglioso ingrediente di nuovi prodotti per l’igiene personale, il confezionamento degli alimenti, le vernici, le procedure mediche, gli articoli farmaceutici, gli pneumatici e i pezzi di automobile, e chissà in quanti altri prodotti si trovano, visto il numero sempre crescente di impieghi che si continuano ad inventare.

Le compagnie cosmetiche aggiungono nanoparticelle di diossido di titano alle creme solari per renderle trasparenti sulla pelle.

Frontiere dell’infinitamente piccolo

La nanotecnologia, la scienza dell’infinitamente piccolo, è un’importante industria emergente. Una proiezione per il 2015 per il mercato annuale di questo comparto stima un volume di affari intorno a un trilione di dollari statunitensi. La nanotecnologia implica la manipolazione o la produzione di nuovi materiali

Le nanotecnologie sono sicure?

Le ” Nanotecnologie ” sono tecniche di manipolazione della materia a livello dell’atomo e delle molecole. Sono utilizzate per la fabbricazione di complementi nutritivi, film per plastiche alimentari, imballaggi, recipienti, oggetti per la cucina antibatterici, ma soprattutto per la trasformazione della carne. Oggi le ritroviamo anche in agricoltura, nelle bevande al cioccolato e anche nei prodotti alimentari destinati all’infanzia.

Allo stato attuale delle conoscenze non esiste alcuno studio che dimostri l’assoluta atossicità di prodotti ottenuti mediante l’impiego delle nanotecnologie.

Car pooling, il trasporto del futuro

Il metodo migliore per vivere delle vacanze, che siano natalizie, estive o pasquali come nell’ultimo periodo, risulta affidarsi ai servizi di car pooling ovvero quei servizi che mettono a disposizione la condivisione di un viaggio in auto, insieme ad altre persone consentendo così un risparmio economico oltre che nei confronti dell’ambiente che con meno auto vede ridotte le emissioni inuqinanti.