In Svezia le fonti rinnovabili arrivano a coprire quasi il 49% dell’energia totale

Ormai in Svezia il mix energetico è sempre più tinto di verde.

In base alle statistiche contenute nel rapporto della Swedish bioenergy association, l’associazione svedese che ha il compito di monitorare le bioenergie, nel corso dello scorso anno il 31,7% dei consumi energetici finali è stato apportato dalle bioenergie, battendo il petrolio, che si è fermato sul 30,8%.

Un risultato davvero importante, che non può lasciare indifferenti: stiamo parlando della crescita costante dell’utilizzo e del ruolo svolto dalle fonti rinnovabili.
Un risultato che consente di apprezzare come le rinnovabili stiano aumentando il loro peso specifico sull’apporto energico totale.
Nello scorso anno, l’utilizzo delle fonti rinnovabili, è arrivato al 46,3% sulla produzione totale di energia, solamente 3,7% sotto l’obiettivo del 49% che è stato fissato come soglia minima da raggiungere entro il 2020.

In cima alla classifica delle fonti rinnovabili troviamo le bioenergie, seguite a ruota dall’idroelettrico, mentre l’eolico non riveste ancora un ruolo cosi importante, anche se, bisogna sottolinearlo, il governo ha presentato un programma che intende realizzare circa 2000 turbine eoliche nel prossimo decennio.

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