Il Cile: potenza del futuro grazie alle fonti rinnovabili

Il Cile, grazie alla sua posizione geografica, è caratterizzato da condizioni climatiche differenti passando da Nord a Sud. Ciò ha permesso alla nazione la possibilità di sfruttare con maggiore efficienza una più vasta gamma di fonti di energia rinnovabili. Nella parte settentrionale, infatti, la presenza del deserto più arido del mondo, consente di utilizzare a pieno l’energia proveniente dal sole, attraverso appositi impianti fotovoltaici che coprono il fabbisogno elettrico necessario per l’illuminazione stradale. Questo spiegherebbe come, tale potenzialità attiri l’attenzione di investitori stranieri, che, oltre al fotovoltaico (che ha raggiunto nel 2012 una potenza pari a 2.47 GW), hanno promosso progetti finalizzati allo sfruttamento di altre fonti rinnovabili, quali l’idroelettrica, la geotermica e l’eolica (2.8 GW).

La parte meridionale del Cile, invece, è rappresentato dalla Patagonia. Questa regione, oltre ad essere la più bella ed affascinante, è anche quella più a rischio, a causa del riscaldamento globale e, soprattutto, dell’avidità dell’uomo. Effetti visibli si stanno verificando sul meraviglioso paesaggio; basti pensare ai ghiacciai, il cui scioglimento provoca la scomparsa dei caratteristici laghi della Patagonia. Tra le azioni umane che più danneggiano tale regione, ricordiamo lo sfruttamento delle miniere d’oro (che abbondano nel Cile), da parte di leaders del business americano.

Altro progetto che rischia di avere serie conseguenze sull’ambiente, è quello ideato dalla compagnia energetica spagnola, Endesa, che ha come obiettivo quello di realizzare, tra le opposizioni violente di varie organizzazioni ambientaliste, cinque enormi dighe sui fiumi della Patagonia, trasformando in maniera radicale l’intero paesaggio.

Il Cile, come il Brasile, senza la sete di potere esercitata dalle più grandi potenze mondiali, potrebbe diventare una vera e propria forza economica proprio nel settore delle rinnovabili. Questa possibilità consentirebbe alla nazione non solo di arricchirsi in termini monetari, ma anche di proteggere il proprio patrimonio ambientale e la sua biodiversità.

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