• Home
  • Info
  • Links
Gestire i rifiuti in maniera corretta
Matrol-Bi, il biolubrificante per limitare l’inquinamento
BMW i3 per la Polizia di Stato durante l’EXPO 2015
Life Paint, la vernice spray per illuminare la bici
Efficienza energetica: 120 milioni in arrivo
  • Acqua oro blu
  • Conto Energia
  • Energia
    • Energia da Biomassa
    • Energia da Solare Termodinamico
    • Energia dai moti ondosi
    • Energia Eolica
    • Energia Fotovoltaica
    • Energia Geotermica
    • Energia Idroelettrica
    • Energia Maremotrice
    • Energia Nucleare
    • Energia Solare
  • Petrolio e Combustibili
  • Riciclo
  • Trasporti eco-efficienti

Pannelli fotovoltaici low cost dagli USA

10 Apr 2010
Dom
Efficienza e risparmio energetico, Energia Fotovoltaica, Energia Solare, Innovazione Tecnologica

Novità dagli Stati Uniti, dall’Università di Princeton per essere precisi, dove un gruppo di ingegneri, guidati dalla professoressa Yueh-Lin Loo, pare abbia trovato il modo per tagliare drasticamente i costi di produzione dei pannelli fotovoltaici facendo così felici milioni di persone in tutto il mondo. Come pubblicato anche sulla rivista scientifica National Academy of Sciences, gli avveniristici pannelli sarebbero composti da celle realizzate non con i materiali tradizionali, bensì in plastica, mantenendo comunque una efficienza elevata.

Come la stessa direttrice del progetto ha dichiarato: “i polimeri conduttori e, in genere, lo studio delle materie plastiche sono attive già da diverso tempo, ma fino ad oggi non si era mai riusciti a coniugare tutte le caratteristiche essenziali dei materiali, ovvero lucentezza, malleabilità e conducibilità elettrica così, spesso, l’aumento di una peculiarità del prodotto plastico andava a discapito delle altre rendendo il prodotto finale privo della necessaria stabilità e, quindi, utilizzabilità. La necessità di rendere stabili le materie plastiche per poterle utilizzare al meglio, infatti, faceva sì che si perdesse la mobilità e la conducibilità elettrica delle sue fibre.”

Tuttavia, ha proseguito la professoressa: “oggi abbiamo sviluppato il metodo giusto che permette di rendere malleabile e conducibile il materiale plastico, trattandolo opportunamente con degli acidi quando già modellato in modo tale da riuscire a conservare inalterate tutte le altre caratteristiche dei polimeri, ma ristabilendo, contemporaneamente, la conducibilità elettrica che avevano allo stato liquido”.

Come spiegato dagli ingegneri statunitensi, con questa tecnica è possibile realizzare transistor, un componente fondamentale dell’elettronica, “stampando” la plastica su di una superficie, con un metodo veloce ed economico simile a quello utilizzato dalle comuni stampanti a getto d’inchiostro, proprio per questo, immagina la professoressa Loo, potrebbe essere possibile, in un futuro neanche tanto remoto, vendere questo materiale in cartucce per stampare qualunque motivo desiderato.

La ricerca, supportata dalla National Science Foundation, potrebbe, dunque, portare a sviluppi molto interessanti nel campo delle rinnovabili, e dell’elettronica in generale, permettendo una importante riduzione dei costi che faciliterebbe la diffusione dei pannelli per lo sfruttamento dell’energia fotovoltaica.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.
economy, energia, energy, fotovoltaico, green, low-cost, pannelli, plastica, princeton, rinnovabili, USA



Commenti



Articoli collegati

  • La Cina supera gli Stati Uniti nelle rinnovabiliLa Cina supera gli Stati Uniti nelle rinnovabili
  • L’AD di Eni spara sul fotovoltaicoL’AD di Eni spara sul fotovoltaico
  • Enel Green Power ha raggiunto il suo obiettivoEnel Green Power ha raggiunto il suo obiettivo
  • In Umbria 1000 impianti fotovoltaici a costo (quasi) zeroIn Umbria 1000 impianti fotovoltaici a costo (quasi) zero
  • Klimaenergy Award 2010 a BolzanoKlimaenergy Award 2010 a Bolzano
About the Author

Facebook