Italia dei Valori chiede il refendum contro il Nucleare

A quanto pare l’Italia sembra essersi divisa in due, da un lato troviamo un Governo sempre più attento a ricercare le giuste strategie di marketing per poter promuovere un nucleare fondamentalmente guardato dai cittadini con sospetto, mentre dall’altro si presenta coerente uno zoccolo duro che all’entrata del nucleare proprio non si vuole abituare.

A supporto del tanto amato-odiato “No”, l’Italia dei Valori che domani 1 Maggio 2010 raccoglierà le firme per poter richiedere un nuovo referendum contro l’attivazione delle centrali atomiche, seppur tutto questo potrà trasformarsi in una vera e propria arma a doppio taglio, in quanto bisogna fare moltissima attenzione a finché si raggiunga il quorum.

Crowne Plaza Copenhagen: dalle cyclette elettriche al fotovoltaico integrato

Sensibilizzare i cittadini sulla questione energetica è un impegno molto importante e passa attraverso diverse iniziative, pubbliche e private, che hanno tutte l’obiettivo comune di rendere consapevole l’intera popolazione mondiale della necessità di cambiare stile di vita, adottandone uno che coniughi il benessere al rispetto dell’ambiente.   A volte, però, ci troviamo di fronte a campagne che riscuotono un grande successo mediatico seppur il loro reale effetto sull’economia e sull’ambiente sia del tutto marginale e trascurabile.

Sale ancora il prezzo del petrolio

Sale in modo davvero sostenuto il prezzo del petrolio per quanto riguarda la piattaforma di contrattazione Ice, dopo che il rapporto con i dati rilevati in base alle scorte settimanali Usa è stato diffuso.
In particolar modo, gli stock di greggio hanno subito un aumento pari a 1,96 milioni di barili, sovrastando in questo modo le previsioni, mentre circondate dallo stupore di tutti, sono calate le scorte di benzina.

Disamina di un’era complicata: perchè scegliere le Rinnovabili?

Tempi di stravolgimenti questi, tempi di rivoluzioni culturali e di scoperte scientifiche, tempi di investimenti sbagliati e scelte azzardate, e in questo panorama così confuso come quello del ventunesimo secolo sembra che ancora non siano abbastanza chiare le sorti del Pianeta Terra.

Chi dice che presto finirà il mondo, chi che l’inquinamento è una nuova invenzione di pazzi visionari scienziati, chi parla di nuovi investimenti nel nucleare e chi invece vuole che tutto resti uguale!

E in questo marasma di informazioni noi poveri cittadini del mondo rimaniamo attoniti senza sapere a cosa aggrapparci, a che pensare e soprattutto quale strada da prendere.

Fotovoltaico a concentrazione: innovativo progetto dall’Università della California

Oltre ai sistemi fotovoltaici tradizionali, sul mercato, sono presenti quelli definiti “a concentrazione“. Si tratta di impianti che seguono un principio molto semplice: come abbiamo visto più volte, il silicio è indubbiamente la parte più costosa di un sistema che sfrutti l’energia solare e, teoricamente, la produzione di energia da parte di una cella è direttamente proporzionale al flusso luminoso a cui è esposta; da qui l’idea di adottare sistemi che concentrino la luce solare su una bassa quantità di celle fotovoltaiche ad alta efficienza.

Dossier Antinucleare: ma il nucleare quanto ci costa?

Strano ma vero,  a quanto pare l’Italia dovrà sborsare ben 12 miliardi di euro per poter sopperire alle spese di un nucleare che ancora non ha ma che bensì  aveva e che, dopo circa 23 anni, ancora grava sulle tasche di noi contribuenti che dovremo pagare lo stoccaggio delle scorie radioattive prodotte molti anni addietro.

Tale sconcertante aspetto viene messo in luce dal dossier pubblicato dai Verdi e presentato nei giorni scorsi durante un’azione di protesta volta a frenare l’espansione del nucleare.

La Cina punta sullo sfruttamento dei moti ondosi

La cenerentola delle fonti rinnovabili, per potenza installata, centri di ricerca e sviluppo e numero di operatori impegnati è sicuramente l’energia derivante dai moti ondosi. Ad essere sinceri di progetti vincenti in questo settore ce ne sono, però l’impossibilità di installazione di piccoli impianti con investimenti contenuti come potrebbero essere quelli dei privati, delle famiglie, al contrario di quanto avviene per il fotovoltaico o il mini-eolico, rende il mercato nel suo complesso poco appetibile.

Andamento delle rinnovabili: un boom sottaciuto!

A dispetto da quanto preventivato al momento dell’introduzione delle rinnovabili in Italia, sembra che il mondo delle green energy sia in continua ascesa. A dimostrarlo anche, e sporattutto, le numerose indagini di mercato condotte nel 2009, tanto che i primi dati provvissori pubblicati un paio di mesi fa dal GSE parlavano di oltre 850 MW installati rispetto ai 417 fatti registrare a fine 2008.

Un vero e proprio incremento costante dell’utilizzo delle rinnovabili e in particolar modo del fotovoltaico, che sembra essere la tecnologia al momento più conosciuta e di facile istallazione per i privati cittadini.

Crescono ancora i prezzi dei carburanti

Ancora aumenti per quanto riguarda il prezzo dei carburanti: sembra proprio una spirale che non vuole saperne di terminare. Ormai la grande maggioranza delle compagnie ha alzato il costo della benzina e del diesel, che ormai ha quasi raggiunto 1,28 euro per ogni litro. La compagnia che ha effettuato un rincaro più elevato è la Q8, che ha ritocca di 1 centesimo la benzina verde e il gasolio.

Importante accordo tra FRV e BP Solar per il fotovoltaico italiano

Continuano gli investimenti di grosse società straniere in Italia per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Ieri Fotowatio Renewable Ventures (FRV), multinazionale spagnola operante nello sviluppo, finanziamento e gestione di impianti ad energia solare in tutto il mondo, ha firmato un accordo con BP Solar, una delle più larghe compagnie energetiche mondiali, attiva in più di 160 Paesi, per la realizzazione in Italia di impianti solari per una potenza di 37.1 MW, pari ad un investimento di 125 milioni di euro.

Tagli incentivi: addio buon caro vecchio Fotovoltaico!

Ancora sotto accusa i due tanto temuti emendamenti del Governo riguardanti i tagli effettuati al Bilancio del Ministero dell’Ambiente che, con molta probabilità, porteranno ad una mancata proroga per gli incentivi fiscali volti alla famosa riqualificazione energetica.

Si è dichiarato difatti molto scontento della finanziaria in questione,  il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha lamentato preoccupanti tagli ai fondi per le spese di investimenti e correnti.

Approvata la liberalizzazione del gas

Nonostante il nostro sito si occupi principalmente delle fonti energetiche rinnovabili e del loro potenziale economico ed ambientale, non bisogna dimenticare le altre componenti del “mix energetico” italiano. Un ruolo fondamentale nel soddisfacimento del fabbisogno di energia del nostro Paese è svolto dal gas che da sempre ha accompagnato lo sviluppo economico del Belpaese.