Il progetto di un maxi network “verde” europeo prende forma

E’ partita un’importante iniziativa, volta a perseguire nel modo più giusto ed efficace il potenziale delle fonti rinnovabile, in modo anche da rispettare le direttive UE in tema di ambiente: nove paesi europei, ovvero Germania, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Danimarca, Olanda, Irlanda, Norvegia e Lussemburgo hanno preso parte ad un grande progetto che si propone di realizzare un grandissimo network sotto il Mar del Nord, che ha lo scopo di collegare molti impianti per la produzione di energia pulita.

Proposto nuovo progetto che bagnerà i Mari Del Nord

Il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung annuncia un nuovo imponente progetto che coinvolge l’attività di ben nove paesi del continente europeo.

Il consorzio formato da Germania, Svezia, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Norvegia, Belgio, Gran Bretagna e Francia ha firmato un accordo di cooperazione in merito alla produzione e al trasporto di energie alternative.

Così, dopo il piano di lavoro “Desert” che mirava al trasporto dell’energia solare ottenuta nel Sahara in Europa, ecco che una nuova iniziativa colossale si fa strada tra alcune nazioni europee.

A Trapani un nuovo progetto ricava energia dal moto ondoso

L’energia che viene prodotta attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili, sta avendo sempre più successo rispetto al possibile utilizzo del nucleare.

Il ministero dell’Ambiente ha finanziato per circa il 50%, coprendo 239.250 euro, un progetto che si chiama Impetus.

Ecco la prima centrale verde a biomassa in Inghilterra

Mentre in Italia continuano le discussioni sul nucleare, anche se in molti casi il rinnovabile sta diventando una piacevole realtà, in Europa si pensa a come utilizzare l’energia rinnovabile.

In Gran Bretagna i risultati si vedono già, visto che tra poco sarà inaugurata la nuovissima, e anche la prima, centrale verde a biomassa, che è situata sulle sponde del fiume Tees, e sarà capace di produrre energia elettrica “verde”, sfruttando rifiuti organici.

L’Unione Europea per lo sviluppo del Bio-DME

volvo-fh16Tre anni di test (2010 – 2012), 14 camion Volvo FH impegnati, 28 milioni di euro, di cui 8 finanziati dall’Unione Europea, più di 7 società coinvolte: sono questi i numeri del progetto europeo, rientrante nel programma quadro FP7-Energy dell’UE, per lo sviluppo e la produzione su vasta scala di Bio – Di-Metil-Etere (DME), coordinato da Volvo Trucks. Il DME è un gas ad oggi utilizzato prevalentemente nelle bombole spray; esso può essere prodotto a partire dal gas naturale e da vari tipi di biomasse, in quest’ultimo caso prende il nome di Bio-DME.

Le lampadine a risparmio energetico

Oggi trattiamo di un argomento che sicuramente riguarda un po’ tutte le famiglie: stiamo parlando delle lampadine energetiche, che garantiscono un risparmio sia energetico che monetario, in quanto permettono di risparmiare fino ad 11 euro per ciascun punto luce.

Ormai è già dal settembre del 2009 che in Europa non si trovano più in commercio le “classiche” lampadine a 100w o maggiori, e questo processo continuerà fino ad arrivare all’eliminazione totale dal 2012 in poi.

Lamborghini sostenibili?

lamborghini_logoSupercar e sostenibilità, un binomio non proprio diffuso, anzi, diciamo che sono due termini che stanno agli antipodi! Questo almeno, fino a poco tempo fa: il 2010 sarà, infatti, l’anno della “rivoluzione” per una delle più rinomate case automobilistiche mondiali…la Lamborghini. Parte quest’anno un progetto, annunciato nel 2009, che porterà la casa di Sant’Agata Bolognese a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 35% entro il 2015.

A Savona l’economia è green

Crescono sempre di più le città che si affidano e cercano di sviluppare la cosiddetta green economy: l’ultima in ordine cronologico è stata Albenga, cittadina ligure in provincia di Savona.

E’ grazie ad un imprenditore locale, Gerolamo Vigo, che opera nella produzione e commercio import-export di piante, dalla giornata odierna è anche il proprietario  del più esteso impianto fotovoltaico privato, in tutta la provincia di Savona.

Energia 2010: Pisa centro delle energie rinnovabili

energia2010Dal 15 al 17 gennaio Pisa sarà il centro di gravità per tutti gli addetti del settore “energie pulite”: la città toscana sarà, infatti, la sede di “Energia 2010”, l’esposizione dedicata alla divulgazione e promozione delle nuove tecnologie legate alle fonti rinnovabili e all’edilizia ecosostenibile. L’evento vuole essere un’esauriente panoramica sulle offerte di enti ed aziende operanti nel settore energetico, permettendo agli utenti di avere uno spazio per affrontare ed approfondire il tema del risparmio energetico fornendo loro un contatto diretto con le aziende e gli enti.

Fotovoltaico “glitter”, micro-celle rivoluzionarie

fotovoltaicoglitter_02Arriva dagli Stati Uniti l’annuncio di una scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo delle energie rinnovabili, in particolare del fotovoltaico. I ricercatori dei Sandia National Laboratories – laboratorio del Department of Energy statunitense, che si occupa principalmente di ricerche nucleari in campo militare – hanno sviluppato celle micro-fotovoltaiche (glitter): prodotte da cristalli di silicio, hanno uno spessore compreso tra i 14 e i 20 micrometri (un capello umano è circa 70) ma la stessa efficienza delle celle attuali.

I rifiuti delle galline producono energia in Nevada

Negli Stati Uniti le sorprese sono sempre all’ordine del giorno e questa volta la notizia arriva dallo stato del Nevada: un’azienda locale ha infatti individuato un sistema per trattare i prodotti di rifiuto delle galline per produrre del metanolo senza inquinare.

Si chiama Green Energy Solution e da due anni ormai studia le procedure per trattare i rifiuti degli uccelli, in modo da renderli gas dalla combustione “verde”, per poi sviluppare come energia alternativa.

In Cina varata nuova legge per l’energia rinnovabile

Dopo l’incontro di Copenhagen ecco che qualcosa sembra inizia a smuoversi tra le due potenze mondiali, Cina e Stati Uniti.

La conferenza che si è svolta nella città danese ha portato delle novità interessanti nel paese asiatico: una nuova legge è infatti entrata in vigore e tende a promuovere l’utilizzo e lo sviluppo delle energie rinnovabili.

La nuova etichetta ambientale di Novamont

Fammi vedere l’etichetta e ti dirò chi sei: questo in sintesi, anche in maniera simpatica, la nuova formula adottata da Novamont, azienda leader nel settore delle bioplastiche.

La Novamont ha preso infatti la decisione di applicare l’etichetta ambientale Assoscai per dare una migliore informativa circa le caratteristiche del Mater-Bi di Seconda Generazione, sfruttato nei sacchetti per fare la spesa.