Risparmio Energetico: Come ottenere refrigerio anche senza il condizionatore

Come si sa le emissioni di gas serra rappresentano una delle principali fonti inquinanti per il nostro paese, una sorta di piaga che continua ad avvelenare l’intero ecosistema, e quello che accade in inverno con stufe e termoconvettori, avviene anche d’estate con l’abuso che si fa dei  condizionatori.

Per poter far fronte al caldo torrido dell’estate ogni famiglia cerca di munirsi di un condizionatore e spesso di vecchia generazione,

Bioedilizia: il cemento “mangiasmog”

Lo sviluppo di tecniche costruttive capaci di favorire lo sfruttamento delle fonti rinnovabili è di primaria importanza nell’ambito delle politiche ambientali. Gli immobili di nuova generazione impiegano in maniera sempre maggiore impianti per la produzione di energia pulita, integrati architettonicamente, ma, soprattutto, materiali che permettano il risparmio dell’energia stessa.

Nuove disposizioni sullo stoccaggio dei rifiuti elettronici: il ritiro spetterà ai commercianti!

Uno dei principali fattori del riscaldamento terrestre che negli ultimi anni sembra essere diventato il principale allarme di questa popolazione globale moderna, sappiamo essere senza dubbio, l’inquinamento; e una delle principali cause dell’inquinamento è la mancata gestione dei rifiuti soprattutto quando si tratta di rifiuti elettronici, particolarmente dannosi per l’ambiente.

Ed ecco che, finalmente, in tutto il territorio italiano a partire dal prossimo mese (precisamente dal 15 Giugno 2010) entra in vigore una nuova normativa che interesserà tutti i cittadini alle prese con l’acquisto di un qualunque oggetto elettronico.

Disamina di un’era complicata: perchè scegliere le Rinnovabili?

Tempi di stravolgimenti questi, tempi di rivoluzioni culturali e di scoperte scientifiche, tempi di investimenti sbagliati e scelte azzardate, e in questo panorama così confuso come quello del ventunesimo secolo sembra che ancora non siano abbastanza chiare le sorti del Pianeta Terra.

Chi dice che presto finirà il mondo, chi che l’inquinamento è una nuova invenzione di pazzi visionari scienziati, chi parla di nuovi investimenti nel nucleare e chi invece vuole che tutto resti uguale!

E in questo marasma di informazioni noi poveri cittadini del mondo rimaniamo attoniti senza sapere a cosa aggrapparci, a che pensare e soprattutto quale strada da prendere.

In Toscana nuovi vincoli per limitare l’inquinamento geotermico

A quanto pare nella Regione Toscana sono stati introdotti criteri molto più rigidi rispetto alla produzione di energia da fonte geotermica, difatti sono stati predisposti nuovi vincoli e svariati obblighi volti a impiegare le miglior tecnologie disponibili capaci di ridurre le emissioni delle centrali geotermiche lanciate in atmosfera.

Difatti sono stati introdotti nuovi requisiti minimi volti ad ottimizzare le emissioni degli impianti geotermici presenti sul territorio, e pare essere stato varato un nuovo protocollo per poter regolare in maniera ottimale sia la gestione che la manutenzione di quest’ultimi.

L’Italia ricicla il 45% dei suoi rifiuti

Alcune stime rilevate dall’Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, registrano dati rincuoranti per l’Italia in materia di riciclaggio e recupero dei materiali utili.

Se nell’Unione Europea il dato complessivo che attesta il riciclaggio dei rifiuti si aggira sul 40% della composizione totale (con un riciclo del 23% e compostato del 17%), l‘Italia riesce comunque a guadagnare un ottimo e apprezzabilissimo 45%.

Aziende e traffico: prima causa di inquinamento in Italia

La nota associazione ambientalista Legambiente nei giorni scorsi ha pubblicato il rapporto Mal’Aria industriale 2010, documento volto ad analizzare in maniera accorta e precisa, lo stato di salute dell’aria che respiriamo, rilevando la quantità di sostanze inquinanti presenti nell’aria.

Lo studio, come suggerisce in prima istanza già il nome, si focalizza soprattutto sui danni derivanti dall’immissione selvaggia nell’aria di sostanze dannose da parte, soprattutto, delle aziende che si posizionano tra le cause principali dell’inquinamento complessivo. In particolar modo emerge la responsabilità primaria dell’industria pesante, uno tra i principali motori dell’economia italiana, che emette nell’aria la maggiore quantità di veleni come metalli pesanti e diossine.

Da Homo sapiens a Homo Empathicus: la termodinamica salverà il mondo

Si sa che il riscaldamento globale è una tra le minacce più preoccupanti che gravano sul capo degli esseri umani che abitano il pianeta terra, e probabilmente, rappresenta uno tra i più grandi e paralizzanti problemi che l’uomo debba imparare ad affrontare.

Secondo la teoria del grande economista Jeremy Rifkin, noto anche per le sue attività politiche sia pacifiste che ambientaliste, se l’uomo vuole salvarsi dall’ineluttabile destino dell’estinzione, deve inevitabilmente imparare a riorganizzare la propria società secondo un nuovo modello societario basato sull’empatia.

Greenpeace: i dieci motivi per cui dire no al nucleare

La nota associazione ambientalista Greenpeace ha stilato una lista dei dieci motivi per cui bisogna osteggiare l’uso del nucleare nella produzione delle energie.

Un decalogo volto a spiegare e a informare i cittadini dei rischi che questo potrebbe portare in Italia,  in seguito ad un sua eventuale reintroduzione nel mercato.

Il primo punto a sfavore è certamente legato alla pericolosità di quest’ultimo,  tragedie collettive come quelle di   Cernobyl sono la prova tangibile dei rischi in cui si può incorrere scegliendolo come fonte produttiva.

I rifiuti delle galline producono energia in Nevada

Negli Stati Uniti le sorprese sono sempre all’ordine del giorno e questa volta la notizia arriva dallo stato del Nevada: un’azienda locale ha infatti individuato un sistema per trattare i prodotti di rifiuto delle galline per produrre del metanolo senza inquinare.

Si chiama Green Energy Solution e da due anni ormai studia le procedure per trattare i rifiuti degli uccelli, in modo da renderli gas dalla combustione “verde”, per poi sviluppare come energia alternativa.

Italia agli ultimi posti nella classifica Index 2010

L’Italia delude nuovamente le aspettative di ecologisti e cittadini dal ” cuore verde” posizionandosi al 44° posto nel Climate Change Performance Index 2010, redatto dal team di associazione ambientaliste German Watch operanti in parecchi stati.

Questo cattivo risultato pare essere il frutto di una cattiva gestione delle politiche a favore dell’ambiente adottate dal governo,  e soprattutto dalla poca attenzione in merito all’emissione gas (fonte principale d’inquinamento).

Quando scatta il verde al semaforo? – Eko Traffic Light

eko-traffic-lightsChi non ha mai avuto voglia di scoprire quanto tempo manca al verde quando siamo fermi al semaforo? Senza sapere quanto tempo manca occorre starsene attenti, continuamente con gli occhi puntati verso il sgnalatore ed attendere pazientemente che il rosso sparisca perlasciare spazio al verde e finalmente, continuare il nostro tragitto.