Pannelli solari a Film stampabile

Di solito, quando immaginiamo un pannello solare, pensiamo ad una cosa grossa, ingombrante, poco duttile ed efficiente. Ma immaginiamo invece un tipo di plastica, estremamente duttile e sottile. Talmente poco ingombrante che ci si possono costruire addirittura borse, buste in plastica e marsupi (Trasformandoli così in caricabatterie portatili per qualunque tipo di aggeggio elettronico).

BIo-Robot Frigorifero

Chi è che non vorrebbe un frigorifero decisamente più piccolo del normale, che non consuma energia elettrica, che non ha ante e che pare essere uscito da Alien VS Predator? Lo studente russo Yuriy Dmitriev, ha partecipato all’Eloctrolux Design Lab 2010, proponendo questo frigorifero da astronave. Non ha ghiaccio, e non ha alimentazione elettrica.

L’imprevedibilità rende poco plausibile il nucleare

L’energia nucleare è una delle forme meno astute di produzione di energia. Per quanto si possano costruire centrali superspettacolari, piene di misure di sicurezza, dovrai comunque fare i conti con due fattori: l’imprevedibilità umana e l’imprevedibilità della natura. L’imprevedibilità umana ha provocato il disastro di Chernobyl. L’imprevedibilità della natura quello di Fukushima.

Sabbie bituminose del Canada: l’apice della follia petrolifera

Quale è la forma di petrolio il cui sfruttamento è più dannoso per l’ambiente? Direi che c’è l’imbarazzo della scelta, ma fra tutte le forme sfruttabili di petrolio vincono sicuramente le sabbie bituminose. Il Canada ne è un grande sfruttatore. Per produrre tre barili di petrolio, a partire da queste sabbie bituminose, serve un quantitativo di energia pari a quello prodotto da un barile di petrolio.

Quanti dinosauri morti servono per ottenere un barile di petrolio?

La risposta a questa domanda non può essere seria, e anche la domanda stessa non è poi così intelligente. Ma provoca comunque un moto di pensiero. Se il petrolio è davvero il risultato di materia organica compressa, lavorata dai batteri, e risputata dalle viscere delle terra, allora quanti dinosauri servono per ottenere un barile di petrolio?

Origine abiogenica del petrolio (?)

Secondo l’ipotesi più accreditata il petrolio ha bisogno di processi biologici per nascere. Ma vi erano persone, perlomeno nel passato, che sostenevano l’ipotesi di un origine non-biologica del petrolio. Le predizioni fallite sulla presenza di depositi, effettuate da questi scienziati, hanno poi fatto diventare obsoleta questa ipotesi. Ma la questione è pìù complessa.

L’unico futuro possibile: il solare ?

Quale è la fonte di energia inesauribile a lunghissimo termine? Quella fonte di energia che mette in moto tutte le altre? L’energia solare. Senza il sole non ci sarebbe il petrolio. Il sole rimarrà lassù perlomeno per altri cinque miliardi di anni. Nessuna altra fonte di energia ha le potenzialità che ha l‘energia solare. L’idrogeno? Si ma dopo un miliardo di anni di sfruttamento anche quello potrebbe finire.

Il settore privato e le energie alternative: questioni

Nel mio precedente articolo ho cercato di esporre le ragioni per cui affidarsi al settore privato per quanto riguarda la transizione dal petrolio alle energie alternative è insensato. Allora quali potrebbero essere i fattori vincenti nella guerra contro le energie non-rinnovabili? A mio avviso l’intervento dello stato è imprescindibile; le logiche secondo le quali opera il settore privato non consentirebbero un investimento che porti benefici soltanto dopo svariati anni.

Produrre petrolio a partire dai tacchini morti?

Trasformare rifiuti organici in etanolo e biogas è ormai, relativamente, cosa vecchia. I rifiuti vegetali possono essere fermentati per produrre etanolo. I rifiuti organici in generale possono venire lavorati per ottenere biogas. Ma se qualcuno arrivasse e vi dicesse “Posso trasformare i vostri tacchini morti in petrolio”, cosa direste?

Pannelli solari sulla Luna?

Per quanto riguarda il futuro delle fonti di energia rinnovabili una cosa pare essere certa: grazie all’energia solare otterremo una buona parte dell’energia che ci servirà in futuro. Consideriamo però questo fatto: gran parte della luce solare viene riflessa nello spazio dalle nubi, dall’atmosfera stessa, e dal pulviscolo che circola attorno alla Terra. Se si potessero bypassare queste barriere, quanta energia si potrebbe ottenere?