Il progetto europeo sulla sicurezza stradale SOL-Save Our Lives

Il progetto europeo “SOL – Save Our Lives. A Comprehensive Road Safety Strategy for Central Europe” (www.sol-project.eu) è promosso da dodici comunità pilota in otto Paesi della regione di Cooperazione Territoriale Comunitario definita “Central Europe” (www.central2013.eu), al fine di rafforzare le proprie strategie per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile e di prevenire morti e lesioni causate dall’incidentalità stradale.

Da Fondazione Italia, le regioni più ecologiche d’Italia

Se da un lato, soprattutto quello politico, l’Italia pensa al nucleare, dall’altra parte c’è un’Italia che guarda sempre più alla Green Economy. Infatti secondo quanto stabilito dalla Fondazione Impresa, il centro studi che monitora la situazione delle imprese italiane, il Bel Paese si è dimostrato, anche con una certa sorpresa, uno dei migliori investitori del settore.

Riparte Comuni Ricicloni edizione 2011

Nato nel 1994, è oramai un appuntamento consolidato, a cui aderiscono un numero sempre maggiore di Comuni, che vedono nell’iniziativa di Legambiente un importante momento di verifica e di comunicazione degli sforzi compiuti per avviare e consolidare la raccolta differenziata, e più in generale un sistema integrato di gestione dei propri rifiuti.

Ecomafie, un business che non conosce crisi

In Italia si producono circa 32 milioni di tonnellate di rifiuti urbani all’anno e circa il 30% viene recuperato con la raccolta differenziata. La produzione di rifiuti industriali si stima attorno ai 24 milioni di tonnellate all’anno, di cui una buona parte è rappresentata dai rifiuti pericolosi ex tossico­nocivi. Il destino di questi ultimi rifiuti è molto più incerto di quello riservato ai rifiuti urbani.

Le ceneri pesanti per la produzione di cemento

In un processo di termovalorizzazione di RSU vengono prodotti diversi tipi di residui solidi (scorie), per i quali è bene fare subito una distinzione per capire cosa sono questi residui e sulla pericolosità degli stessi.

Cenere pesante: è il prodotto principale delle scorie prodotte, valutando in termini di quantità rappresenta il 30% in peso e il 10% in volume del rifiuto in ingresso all’impianto. Rappresenta la frazione non combustibile del rifiuto dopo il processo di combustione.

La termovalorizzazione e la sicurezza degli impianti

La termovalorizzazione è un processo nel quale i rifiuti solidi urbani non più reciclabili, vengono impiegati come combustibile per la produzione di calore da impiegare per riscaldamento o per la produzione di energia elettrica.

I rifiuti cominciano il loro trattamento con la diminuzione dell’eventuale umidità presente. All’interno del forno, la combustione degli RSU avviene ad una temperatura che raggiunge normalmente i 1000°C negli impianti moderni.

La termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani

La termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, offre la possibilità di ottenere energia dalla combustione dei rifiuti, rappresentando oggi una forma di recupero sicura e vantaggiosa. Per questo motivo la termovalorizzazione è da considerarsi come parte integrante del sistema di gestione degli R.S.U., sopratutto nei paesi industrializzati.

La raccolta differenziata

La situazione di rifiuti appare notevolmente diversificata nelle tre macroaree geografiche Nord, Centro e Sud. Infatti, mentre il Nord, con una percentuale pari al 45,5%, supera l’obiettivo del 45% fissato dalla normativa, il Centro, con il 22,9% ed il Sud, con il 14,7%, risultano ancora decisamente lontani dal target fissato dai legislatori.

Nell’anno 2008, il quantitativo di rifiuti organici avviati ad impianti di compostaggio e digestione anaerobica risulta, pari, complessivamente, a circa 3,1 milioni di tonnellate, valore che appare coerente con il dato di raccolta differenziata di questa frazione.

Rifiuti: riduzione e differenziata

Dopo un lungo periodo di crescita si assiste, finalmente, ad un’inversione di tendenza nel dato di produzione dei rifiuti.

L’andamento della produzione dei rifiuti urbani è legato a diversi fattori. Ad esempio, si è marcata una correlazione, più o meno evidente nei differenti anni, tra andamento della produzione dei rifiuti urbani e trend degli indicatori socio economici, quali prodotto interno lordo e spese delle famiglie residenti.