Sabbie bituminose del Canada: l’apice della follia petrolifera

Quale è la forma di petrolio il cui sfruttamento è più dannoso per l’ambiente? Direi che c’è l’imbarazzo della scelta, ma fra tutte le forme sfruttabili di petrolio vincono sicuramente le sabbie bituminose. Il Canada ne è un grande sfruttatore. Per produrre tre barili di petrolio, a partire da queste sabbie bituminose, serve un quantitativo di energia pari a quello prodotto da un barile di petrolio.

Quanti dinosauri morti servono per ottenere un barile di petrolio?

La risposta a questa domanda non può essere seria, e anche la domanda stessa non è poi così intelligente. Ma provoca comunque un moto di pensiero. Se il petrolio è davvero il risultato di materia organica compressa, lavorata dai batteri, e risputata dalle viscere delle terra, allora quanti dinosauri servono per ottenere un barile di petrolio?

Origine abiogenica del petrolio (?)

Secondo l’ipotesi più accreditata il petrolio ha bisogno di processi biologici per nascere. Ma vi erano persone, perlomeno nel passato, che sostenevano l’ipotesi di un origine non-biologica del petrolio. Le predizioni fallite sulla presenza di depositi, effettuate da questi scienziati, hanno poi fatto diventare obsoleta questa ipotesi. Ma la questione è pìù complessa.

Il termovalorizzatore di Acerra è arrivato a regime

Con alcuni giorni di anticipo rispetto alla fine dell’anno, il termovalorizzatore di Acerra, il 23 dicembre, ha superato l’obiettivo annuale che era stato fissato sulle 600 mila tonnellate di rifiuti conferite. Questo valore è quello corrispondente alla capacità nominale dell’impianto del termovalorizzatore campano.

Contestualmente sono stati immessi in rete 538 milioni di kilowattora di energia elettrica, pari al fabbisogno annuo di circa 200 mila famiglie, evitando così il consumo di 100 mila tonnellate di petrolio.

La Sony progetta le Bio-batterie di carta & acqua

Visti i continui abbattimenti di frontiere nel mondo dell’innovazione tecnologica, con gli smartphone, fotocamere, tablet e quant’altro, si guarda avanti anche per le batterie che alimenteranno questi dispositivi. Le odierne batterie, sono si efficienti, ma hanno il piccolo difetto di essere estremamente inquinanti, e di essere formate da zinco o altri metalli tossici ed estremamente rari e costosi.

Rinnovabili e lavoro

Mentre il mondo del lavoro italiano va in frantumi a causa dei continui tagli dei governi che riducono in macerie le varie imprese, c’è un settore che è cresciuto fortemente in questi anni e che vede una domanda crescente di occupazione, si tratta del settore della green economy che ricerca fortemente neolaureati del settore.

Inquinamento atmosferico negli Stati Uniti

La National Public Radio insieme al Center for Public Integrity ha rivelato una lista segreta dell‘EPA (l’ente per l’ambiente statunitense) sulle aziende che sono ritenute le maggiori inquinatrici degli Stati Uniti. La “watch list” dell’EPA ha dissotterrato dalla naftalina centinaia dei peggiori inquinatori industriali d’America dell’aria, che violano le norme delle emissioni tossiche in atmosfera con poca o nessuna azione da parte delle agenzie statali, a volte per decenni.

In Italia il 25,5% dell’energia è prodotta da fonti rinnovabili

Poco più di un quarto di tutta la produzione di energia elettrica in Italia, ovvero il 25,5 per cento, che risulta essere  pari a 76.964.4 GWh, è prodotta da fonti rinnovabili.

La produzione di  elettricità dall‘idrico rappresenta ben i due terzi tra tutte le fonti rinnovabili. Le altre fonti rinnovabili sono tuttavia in crescita, come, per esempio, le biomasse, l’eolico, geotermico ed il fotovoltaico. Per questo motivo l’incidenza dell‘idrico sta calando (-4,5 punti percentuali rispetto all’anno 2009), mentre quella di eolico, del fotovoltaico e delle biomasse cresce (rispettivamente +2,4, +1,5 e +1,3 punti percentuali).

L’unico futuro possibile: il solare ?

Quale è la fonte di energia inesauribile a lunghissimo termine? Quella fonte di energia che mette in moto tutte le altre? L’energia solare. Senza il sole non ci sarebbe il petrolio. Il sole rimarrà lassù perlomeno per altri cinque miliardi di anni. Nessuna altra fonte di energia ha le potenzialità che ha l‘energia solare. L’idrogeno? Si ma dopo un miliardo di anni di sfruttamento anche quello potrebbe finire.